Chi non salta
è
Si canta allo stadio, nelle manifestazioni di ogni tipo
. E tutti
lì, a saltare.
Chi non salta
è
Ed ogni volta si trova un motivo per cui valga la pena mettersi a saltellare,
proprio come il gregge di agnelli appena nati che saltellano,
immagine che sembra aver dato origine alla parola ebraica Pesah: Pasqua
(saltare oltre).
Dunque:
Chi non salta
è
Ma qual è per noi il motivo del saltare?
Dio è saltato oltre le case degli israeliti in Egitto,
quando colpì lEgitto e salvò le nostre case (Es 12,27):
Dio è il primo a saltare ad intonare il canto perché noi,
con lui, possiamo saltare.
Saltato il Mar Rosso, scoperta la libertà nuova,
Maria sorella di Mosé ed Aronne,
prese gli strumenti e con le altre donne intonarono il canto e la danza
(saltellando).
Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta
la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi
che erano nel mondo, li amò sino alla fine (Gv
13,1):
ecco un altro bel salto che ci motiva a saltellare anche noi,
il salto verso il Padre, la sua volontà, il suo regno.
Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché
siete azzimi.
E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! (1Cor
5,7).
Chi non salta
è
I motivi per cui valga la pena mettersi a saltellare sono più duno:
la salvezza che ci viene da Dio,
la gioia per la liberazione nuova,
lincontro con il Padre,
lo scrollarsi di dosso luomo vecchio.
Auguri di buona Pasqua
Luciano
08.04.2004
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